Spesso, quando la gente mi vede passeggiare per strada coi miei tre cani, mi guarda come fossi un’aliena. La frase più ricorrente che mi sento dire è “ma come fa una ragazza minuta come te a portare in giro tre cani così pericolosi?”. Sono molte le persone che cambiano strada al nostro passaggio. All’inizio ci soffrivo molto, poi ho iniziato a provare rabbia, ora sinceramente cerco di non pensarci, non sono i miei cani a far paura, ma l’ignoranza delle leggende metropolitane che li circonda!
Quando mi chiedono quale sia la cosa più difficile nella vita coi miei cani, rispondo senza ombra di dubbio “riuscire a dar loro tanto amore quanto ogni giorno me ne offrono!”. Ed è vero!
Ares, il dobermann, ha tre anni, ed è stato la realizzazione del mio sogno di possedere un cane di questa razza. Caratterialmente lo definirei un tontolone pazzesco! Si fa fare di tutto e di più dalle sorelline, dai gatti, perfino il coniglio lo tormenta tutto il giorno! Ha uno sguardo perenne da cucciolone, cerca sempre un contatto fisico, le carezze, la compagnia della sua “mamma umana”. E’ dolce, ma anche molto irruento, credo non si renda conto delle sue effettive dimensioni, probabilmente si crede uno yorkshire! A volte la sua intelligenza quasi mi spaventa: lui sa quando io sono felice, quando sono triste, quando ho voglia di giocare o quando sono troppo stanca per farlo. Mi guarda con quegli occhioni ambrati che sprizzano amore e per me non c’è niente di più bello al mondo!
Heidi, la dogo, ha un passato difficile alle spalle. La ho presa all’età di 5 mesi in un posto dove veniva messa in costante competizione con altri cani, forse per svilupparne l’aggressività. Inizialmente è stata dura recuperarla, era possessiva con ogni cosa, ringhiava se qualcuno si avvicinava alla sua ciotola, ai suoi giochi, alle sue cose… Oggi, a un anno e mezzo, è una cagnetta equilibratissima nonché dispensatrice ufficiale di leccatine e scodinzolii. Altro che cane cattivo! Se venissero i ladri sono sicura che Heidi offrirebbe loro un caffè! E’ la mamma adottiva dei miei gatti, la mamma adottiva di Ares (l’eterno bambino), la mamma adottiva del coniglio… Ha una delicatezza nel trattare questi piccoli animali che a volte a guardarla mi viene quasi da commuovermi!
Uma, la dobermann, è arrivata da poco più di una settimana da un’adozione difficile. Ha la rogna demodettica, la piodermite, l’otite, la congiuntivite, una brutta mastite ed è un cane molto stressato. Ma non voglio parlare della sua vecchia vita, se così poi si può chiamare, perché ora ad Uma è stata data la possibilità di rinascere ed essere finalmente felice e spensierata. E’ un cane che non sa cosa sia un gioco, una pallina, una carezza… vive in un mondo tutto suo, fatto di corse in cerchio, solitudine, momenti in cui si perde a fissare il vuoto… Eppure in questi pochi giorni si iniziano già a vedere grandi differenze in lei! Ieri appena mi ha vista mi è corsa incontro facendomi mille feste. Non vi dico come mi sono sentita! Mi guardava come a dire “forse per la prima volta posso fidarmi di qualcuno…”.
Con lei c’è ancora molto da lavorare, ma sono sicura che col tempo imparerà a vivere degnamente in una famiglia che la ama, che le dà da mangiare ogni giorno, la porta a spasso, la tiene stretta sotto le coperte quando fuori piove, le dà il biscotto prima di andare a nanna… E poi ho due aiutanti validi come Ares e Heidi! Ares mi fa una tenerezza indicibile, quando porta la pallina ad Uma e gliela mette tra le zampe… “Avanti sorellina, questo è divertente, giochiamo insieme!”. Ci resta male, povero tontolone mio, quando Uma se ne va senza nemmeno guardare la pallina, ma col tempo anche questo scoglio sarà superato.
Mi spiace se mi sto dilungando, ma vorrei dire un’ultima cosa: è vero che cani come questi non sono per tutti! Non sono assolutamente cani per chi non ha tempo da dedicar loro!!!!! Hanno bisogno sempre di contatto, di carezze, di gioco insieme. Io ho un terreno recintato di tremila metri quadrati, ma la passeggiata giornaliera con loro è di rigore! Non vanno presi perché si ha un giardino e poi lasciati là! Devono avere dei momenti condivisi con il “padrone”, ovvero la persona a cui loro darebbero la vita, devono essere coinvolti nelle cose di tutti i giorni per essere felici! I dobermann sono cani che facilmente diventano molto ansiosi, quindi bisogna seguire molto i loro primi mesi, abituarli anche alla solitudine, far capire loro che ci sono i momenti per stare insieme e i momenti in cui i “genitori umani” devono andare a lavorare. Insomma, devono essere veramente seguiti, non possono crescere da sé, altrimenti poi si sentono storie di persone che prendono queste razze perché sono belle, ma quando si accorgono di non saperli gestire li buttano al canile senza tanti ripensamenti. Un dobermann o un dogo, ma penso anche tutti gli altri molossi in genere, hanno bisogno di:
· Tempo
· Tanto amore
· Tanta pazienza
· Equilibrio
· Consapevolezza che, prendendone uno in famiglia, si dovranno fare molte rinunce
Un cane è un impegno molto grande, non dimentichiamolo! Prima di decidere di comprarne o adottarne uno, pensiamo al fatto che avremo meno tempo libero a disposizione, più difficoltà ad andare in vacanza, il cucciolo in quanto tale potrà fare qualche danno in casa o fare i bisogni, per il cane non esiste la domenica, anche se saremo stanchi morti per motivi nostri il cane dovrà comunque uscire quotidianamente…
Non bisogna sottovalutare tutte queste cose, dobbiamo davvero renderci conto del fatto che stiamo prendendo con noi un essere vivente coi suoi bisogni, le sue debolezze, i suoi problemi, i suoi tempi. Ma ricordiamo anche che il nostro impegno verrà ricambiato con un amore che nessun essere umano è in grado di dare!
I miei tre cani sono le mie tre ombre, le mie tre gioie, i tre esseri viventi che ritengo la mia famiglia. Mi danno tanto ed è giusto che io faccia il possibile per ricambiarli. Ogni giorno imparo da loro moltissime cose, e so anche che Ares, Heidi e Uma saranno sempre con me, sia nei momenti belli che in quelli brutti, e che potrò contare su di loro in qualunque istante.
Grazie angeli miei, vi amo da morire!!
Micha
Quando mi chiedono quale sia la cosa più difficile nella vita coi miei cani, rispondo senza ombra di dubbio “riuscire a dar loro tanto amore quanto ogni giorno me ne offrono!”. Ed è vero!
Ares, il dobermann, ha tre anni, ed è stato la realizzazione del mio sogno di possedere un cane di questa razza. Caratterialmente lo definirei un tontolone pazzesco! Si fa fare di tutto e di più dalle sorelline, dai gatti, perfino il coniglio lo tormenta tutto il giorno! Ha uno sguardo perenne da cucciolone, cerca sempre un contatto fisico, le carezze, la compagnia della sua “mamma umana”. E’ dolce, ma anche molto irruento, credo non si renda conto delle sue effettive dimensioni, probabilmente si crede uno yorkshire! A volte la sua intelligenza quasi mi spaventa: lui sa quando io sono felice, quando sono triste, quando ho voglia di giocare o quando sono troppo stanca per farlo. Mi guarda con quegli occhioni ambrati che sprizzano amore e per me non c’è niente di più bello al mondo!
Heidi, la dogo, ha un passato difficile alle spalle. La ho presa all’età di 5 mesi in un posto dove veniva messa in costante competizione con altri cani, forse per svilupparne l’aggressività. Inizialmente è stata dura recuperarla, era possessiva con ogni cosa, ringhiava se qualcuno si avvicinava alla sua ciotola, ai suoi giochi, alle sue cose… Oggi, a un anno e mezzo, è una cagnetta equilibratissima nonché dispensatrice ufficiale di leccatine e scodinzolii. Altro che cane cattivo! Se venissero i ladri sono sicura che Heidi offrirebbe loro un caffè! E’ la mamma adottiva dei miei gatti, la mamma adottiva di Ares (l’eterno bambino), la mamma adottiva del coniglio… Ha una delicatezza nel trattare questi piccoli animali che a volte a guardarla mi viene quasi da commuovermi!
Uma, la dobermann, è arrivata da poco più di una settimana da un’adozione difficile. Ha la rogna demodettica, la piodermite, l’otite, la congiuntivite, una brutta mastite ed è un cane molto stressato. Ma non voglio parlare della sua vecchia vita, se così poi si può chiamare, perché ora ad Uma è stata data la possibilità di rinascere ed essere finalmente felice e spensierata. E’ un cane che non sa cosa sia un gioco, una pallina, una carezza… vive in un mondo tutto suo, fatto di corse in cerchio, solitudine, momenti in cui si perde a fissare il vuoto… Eppure in questi pochi giorni si iniziano già a vedere grandi differenze in lei! Ieri appena mi ha vista mi è corsa incontro facendomi mille feste. Non vi dico come mi sono sentita! Mi guardava come a dire “forse per la prima volta posso fidarmi di qualcuno…”.
Con lei c’è ancora molto da lavorare, ma sono sicura che col tempo imparerà a vivere degnamente in una famiglia che la ama, che le dà da mangiare ogni giorno, la porta a spasso, la tiene stretta sotto le coperte quando fuori piove, le dà il biscotto prima di andare a nanna… E poi ho due aiutanti validi come Ares e Heidi! Ares mi fa una tenerezza indicibile, quando porta la pallina ad Uma e gliela mette tra le zampe… “Avanti sorellina, questo è divertente, giochiamo insieme!”. Ci resta male, povero tontolone mio, quando Uma se ne va senza nemmeno guardare la pallina, ma col tempo anche questo scoglio sarà superato.
Mi spiace se mi sto dilungando, ma vorrei dire un’ultima cosa: è vero che cani come questi non sono per tutti! Non sono assolutamente cani per chi non ha tempo da dedicar loro!!!!! Hanno bisogno sempre di contatto, di carezze, di gioco insieme. Io ho un terreno recintato di tremila metri quadrati, ma la passeggiata giornaliera con loro è di rigore! Non vanno presi perché si ha un giardino e poi lasciati là! Devono avere dei momenti condivisi con il “padrone”, ovvero la persona a cui loro darebbero la vita, devono essere coinvolti nelle cose di tutti i giorni per essere felici! I dobermann sono cani che facilmente diventano molto ansiosi, quindi bisogna seguire molto i loro primi mesi, abituarli anche alla solitudine, far capire loro che ci sono i momenti per stare insieme e i momenti in cui i “genitori umani” devono andare a lavorare. Insomma, devono essere veramente seguiti, non possono crescere da sé, altrimenti poi si sentono storie di persone che prendono queste razze perché sono belle, ma quando si accorgono di non saperli gestire li buttano al canile senza tanti ripensamenti. Un dobermann o un dogo, ma penso anche tutti gli altri molossi in genere, hanno bisogno di:
· Tempo
· Tanto amore
· Tanta pazienza
· Equilibrio
· Consapevolezza che, prendendone uno in famiglia, si dovranno fare molte rinunce
Un cane è un impegno molto grande, non dimentichiamolo! Prima di decidere di comprarne o adottarne uno, pensiamo al fatto che avremo meno tempo libero a disposizione, più difficoltà ad andare in vacanza, il cucciolo in quanto tale potrà fare qualche danno in casa o fare i bisogni, per il cane non esiste la domenica, anche se saremo stanchi morti per motivi nostri il cane dovrà comunque uscire quotidianamente…
Non bisogna sottovalutare tutte queste cose, dobbiamo davvero renderci conto del fatto che stiamo prendendo con noi un essere vivente coi suoi bisogni, le sue debolezze, i suoi problemi, i suoi tempi. Ma ricordiamo anche che il nostro impegno verrà ricambiato con un amore che nessun essere umano è in grado di dare!
I miei tre cani sono le mie tre ombre, le mie tre gioie, i tre esseri viventi che ritengo la mia famiglia. Mi danno tanto ed è giusto che io faccia il possibile per ricambiarli. Ogni giorno imparo da loro moltissime cose, e so anche che Ares, Heidi e Uma saranno sempre con me, sia nei momenti belli che in quelli brutti, e che potrò contare su di loro in qualunque istante.
Grazie angeli miei, vi amo da morire!!
Micha
ps- Grazie Demi per questo bellissimo sito! Complimenti per quello che fai da me e i miei patati!!!
7 commenti:
ho letto questo post e ne sono venuta fuori con gli occhi lucidi. come sempre quando si tratta di animali.
ma più leggevo e più rivedevo il mio Saga, il mio sogno di dobermann che purtroppo mi ha lasciato troppo presto.
Tutti hanno paura di questa razza (come di qualunque altra) per stupide leggende e non vedono più in là del loro naso. non vedono la gentilezza, la dolcezza che esistono in questa meravigliosa razza che a me ricorda più un gatto che un cane (o forse era il mio ad essere diventato gatto)
un enorme carezza ai tuoi 3 tesori, specie a Uma che ne ha più bisogno.
Ciao, ho letto la tua storia e ti ammiro perchè sei riuscita ad arrivare alla conclusione di ignorare le persone che cambiano strada quando ti vedono con i tuoi cani, io dopo 7 anni ancora ci litigo. L'ignoranza delle persone non ha limite. Io ho un dobermann di 7 anni , Hooch, che sinceramente non è stata una mia scelta ma è stato lui a scegliere me. Non conoscevo assolutamente nulla di questa splendida razza da cui ,ho giurato a me stessa, non mi allontanerò mai più, fino a che nel dicembre del 2000 un batuffolo scombinato e buffo mi ha trovata. Hooch è stato abbandonato da qualche demente che lo ha acquistato probabilmente perchè è puro, ma che dopo 2 mesi ha deciso che era meglio abbandonare perchè forse troppo impegnativo. Hooch è stato trovato da una volante della Polizia di Stato che ce lo ha affidato per una notte perchè mio marito è un agente. La mattina, quando dovevamo riportarlo in commisariato perchè venisse affidato a qualcuno , io non ce l'ho fatta... E così è diventato il nostro dobermann... Oggi Hooch ha 7 anni, è uno stupendo esemplare di dobermann anche se le sue fantastiche orecchie sono naturali, è un cane eccezionale anche se non l'ho fatto addestrare e l'unica cosa che ha di "sbagliato" per la società è la sua razza. Hooch convive pacificamente con un pincher maschio di 4 anni e con un meticcio di 4 anni maschio anche lui. Non ha mai litigato con un cane non ha mai dato fastidio a nessun essere umano. E' tutta la mia vita e credo che non riuscirò mai ad amarlo quanto lui ama me. Ecco questa è la mia testimonianza del significato di avere un Dobermann come amico. Saluti
Ciao!Io sono un grandissimo appassionato del dogo argentino, non ne possiedo uno ma ho avuto a che fare anche per lunghi periodi con un bellismo esemplare di un mio amico.Io vivo in un appartamento ma appena fuori da casa mia c'è la campagna quindi anche se non ho a disposizione tutto il terreno che hai tu, prima o poi il mio dogo lo prenderò e dovrò essere ancora più consapevole che almeno 3 volte al giorno dovrò portarlo a correre e a giocare all'aria aperta!!!Ciao a tutti!!!Ale
Che bello sentire l'amore verso gli animali! Io e il mio compagno abbiamo un vecchio meticcio di 13anni di taglia medio piccola, nonostante l'età é attivissimo! Ci siamo appassionati alla razza dobermann e ora dopo mesi di letture ed indagini abbiamo deciso che a maggio allargheremo la famiglia. Secondo voi come andrà la convivneza copn il nostro anziano cane? Grazie!!!
Sei una GRANDE!! Stai tanto vicina a UMA!! Ti ammiro tantissimo!! SEI DAVVERO GRANDE!! Ciao Alessio.....un bacino ai tuoi 3 patatini!! :-)
Ciao,
anche se in ritardo ho letto adesso per la prima volta ciò che hai scritto.
Emozionante!
Io e la mia compagna viviamo da quasi 2 anni con Luna, Dobermann che con tutte le mie forze ed inconsapevolezza ho voluto.
Luna proviene da Berlino, l'ho incontrata quando aveva già un anno, il suo ex proprietario voleva sopprimerla perchè stanco di lei.
Picchiata quotidianamente magra da fare paura amava comunque il suo aguzzino.
Grazie ad un amico tedesco sono riuscito ad averla, non è stato semplice.
La prima e unica passeggiata nella strade di Berlino rimarrà in me come un momento fondamentale della mia vita, era timorosa, si aveva paura ma si lasciava guidare, lei sapeva e mi rendo conto che può sembrare folle che ero la per portarla via.
Così su una minuscola Twingo io e Luna siamo partiti attraversando la Germania e L 'Austria e siamo arrivata qui a casa nostra.
Il primo periodo con lei lo definirei mostruoso, da cane inizialmente sottomesso, dopo aver totalmente aperto il suo carattere, si era "trasformata" in un cane agressivo con tutti, ansiogena e in una parola cattiva.
Il tempo è passato e con il tempo i malanni di Luna, ora dorme sul divano mentre scrivo, stretta sotto il piumone con la mia compagna, Luna è amabile nel senso pieno e vero della parola, lei si fa amare e a noi amarla costa nulla se non il nostro tempo che si impreziosisce con lei.
In Luna rimangono comunque tracce del suo passato che dimostra con gli estranei quando è nel suo territorio è comunque solo una grande abbaiona, e purtroppo non sopporta i gatti ma vivendo in una grande casa di campagna cerchiamo di non farla incontrare con loro.
Un saluto e grazie per la tua testimonianza
ciao a tutti..che belle queste storie, e come ha detto ombra ho anch'io gli occhi lucidi! essendo un'amante degli animali posso dire che sono contentissima di tutte quelle parole che ho letto.. non capita spesso di trovare persone che amano veramente gli animali..complimenti..
giulia
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